Sua Eccellenza si fermò a mangiare (1961)
Il ladro Totò – sotto le false spoglie di tale dottor Tanzarella – è presentato da Ernesto alla moglie Silvia per giustificare un’assenza troppo prolungata con il pretesto dell’incontro con un vecchio compagno d’arme. Totò riesce così a farsi invitare ad un banchetto che dovrà tenersi alla villa dei suoceri di Ernesto in onore di un ministro: è sua intenzione in quell’occasione rubare il servizio di posate d’oro. L’uomo politico finisce per essere creduto il ladro delle posate e per amore della carriera Ernesto si autoaccusa del furto … Chiariti tutti gli equivoci, a cui si aggiungono molteplici gelosie e ...
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