Al contrario di molti colleghi che passano dall’altra parte della macchina da presa e dirigono in solitaria, per il suo primo film da regista Giorgio Pasotti ha chiesto aiuto all’amico Matteo Bini. Con delicatezza e con i modi e i toni della favola, i due hanno scelto di rendere omaggio alla maschera di Arlecchino, personaggio chiave della Commedia dell’arte. Lo hanno fatto con Io, Arlecchino, storia di una crisi di identità, di un rapporto padre-figlio e di un mondo sospeso fra lo stupido intrattenimento della brutta televisione e un divertimento più autentico e giocoso. Ambientato fra Roma e la provincia ...
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