Manca poco alla sesta edizione di Cinecibo Festival, che si terrà tra due settimane, dal 27 al 29 ottobre, a San Severino Lucano, in provincia di Potenza: tre giornate ricche di grandi eventi e ospiti d’eccezione per il Festival del Cinema Gastronomico più apprezzato da esperti e appassionati. E, mentre cresce l’attesa in paese e in tutta la Regione per la kermesse cine-gastronomica ideata e diretta da Donato Ciociola, ospitata quest’anno per la prima in Basilicata, gli organizzatori hanno messo a punto il programma dell’evento che prevede la partecipazione di un ricchissimo parterre di personaggi famosi del mondo del cinema, della tv e dello spettacolo.
Riccardo Scamarcio ospite di Cinecibo 2017 a San Severino per un’intervista esclusiva
La giornalista Valentina Bisti sfida ai fornelli il collega Gioacchino Bonsignore
Cinema e cibo, questo il binomio inscindibile alla base di Cinecibo, dal nome stesso della kermesse ideata e diretta da Donato Ciociola, immaginata come un festival in cui la relazione strettissima tra settima arte e gastronomia viene evidenziata e promossa proprio attraverso la premiazione di opere cinematografiche e attori che, con i loro lavori, abbiano saputo valorizzare la cultura culinaria nostrana sul grande schermo. Pertanto, mentre si attendono le ultime, sensazionali novità in merito alla presenza al Festival di big e personaggi famosi del mondo del cinema, della tv e dello spettacolo, e dopo le conferme dell’arrivo in Basilicata durante i giorni della kermesse del produttore cinematografico e televisivo Marco Belardi, della regista Cinzia TH Torrini, di Alessandro Siani, della giornalista e conduttrice tv della Rai Valentina Bisti, del direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia Alberto Barbera, dell’attore Pino Calabrese, gli organizzatori hanno messo a punto il programma definitivo dell’edizione 2017. In calendario, la gara di show-cooking che vedrà opposti in una competizione all’ultimo mestolo la giornalista Valentina Bisti e il suo collega del Tg5 Gioacchino Bonsignore, affiancati ai fornelli dagli chef lucani Pino Golia e Paolo Infantino (detto Zolfanello). La dieta mediterranea, invece, altro tema portante dell’edizione 2017, sarà uno degli argomenti dell’intervista che verrà realizzata in esclusiva a Riccardo Scamarcio (che è pure un produttore agricolo e vitivinicolo), anche lui ospite della tre giorni a San Severino Lucano, con al centro la valorizzazione dei prodotti tipici dell’enogastronomia locale attraverso il cinema: in particolare, Scamarcio sarà premiato per il ruolo interpretato nel film “Il sapore del successo”.
Dichiarazioni del patron Donato Ciociola
“Cinecibo è il festival del cinema gastronomico che si propone di valorizzare una corretta alimentazione ispirata ai principi della Dieta mediterranea e il cinema di qualità, attraverso una competizione tra opere audiovisive. Le prime cinque edizioni, svoltesi rispettivamente a Paestum, Castellabate, Eboli e Vallo della Lucania, Battipaglia hanno riscosso un notevole successo di critica e di pubblico. Il Premio Cinecibo viene assegnato durante il festival ad attori, registi, sceneggiatori, produttori e altre personalità di prestigio del mondo cinematografico, che si sono distinti nella valorizzazione dell’arte culinaria, della territorialità e della tipicità enogastronomica locale, con particolare riguardo alla Dieta Mediterranea”, ci racconta, orgoglioso, Donato Ciociola, patron, ideatore ed organizzatore della manifestazione, che aggiunge: “Negli ultimi anni l’ambito riconoscimento è stato assegnato, tra gli altri, a Giuseppe Tornatore, Ferzan Ozpetek, Luca Miniero, Enrico Vanzina, Carlo Verdone, Richy Tognazzi, Luca Argentero, Raoul Bova, Massimo Boldi, Ambra Angiolini, Lino Banfi. Il cibo, da sempre, ha ispirato registi e produttori. La cinematografia italiana sin dalle origini ha documentato la progressiva civilizzazione dell’enogastronomia italiana, mettendo innanzitutto a confronto la tavola della tradizione contadina con quella dell’aristocrazia benestante. Attraverso il rito alimentare si sono poste in evidenza le differenze culturali e sociali che animavano le lotte di classe e la progressiva standardizzazione dell’alimentazione del Belpaese. Da qui l’idea di utilizzare la cultura dell’immagine e della parola quale mezzo per offrire l’opportunità di discutere e confrontarsi sui prodotti cinematografici, già esistenti e da realizzare, e al contempo di alimentazione mediterranea dal punto di vista scientifico, salutistico ed enogastronomico”.