La pellicola, che uscirà in sala dal 6 novembre , parla della “terza vita” di Franco Califano: dal suo declino, alla rinascita fino alla morte. Esperienze di vita, momenti tragici e di sofferenza superati sempre con leggerezza e caparbietà dal cantautore. Il Maestro cammina per una spiaggia. Si allontana dai suoi amici più cari per andare a morire lontano, in solitudine. Nel suo viaggio di allontanamento ripercorre i momenti più duri e belli della sua vita.
Rivive attimi di divertimento affiancati ad istanti di solitudine ed amarezza. Scopriamo il rapporto con se stesso, con gli amici, con lo spettacolo ed il suo mondo, con i giornalisti. Rammenta il suo rapporto con i giovani e quella spinta ricevuta da essi per tornare a scrivere, e riemergere dall’abisso in cui si era confinato. È durante questa riflessione che il Maestro mostra i lati meno conosciuti del suo animo, attraverso frasi, pensieri ed esperienze. Un lungo e particolare viaggio che ci fa conoscere un Franco Califano inedito, del quale solo i pochi intimi che lo frequentavano ne conoscevano le sfumature; un viaggio per dimostrare che le persone sbagliano, prendono decisioni che possono trasformarsi in boomerang, che bisogna sempre trovare uno spiraglio di allegria anche dalle vicende più dure per trovare poi la forza di risalire, che a volte non conformarsi alla regola può essere deleterio per la società che ci circonda ma è la scelta migliore per rimanere se stessi.
Il cast del film comprende anche Enzo Salvi, nella parte dell’agente del Califfo, Franco Oppini, Nadia Rinaldi, Saverio Vallone e Giulia Scardola. Davanti alla cinepresa anche il regista Stefano Calvagna ed il figlio Niccolò di 8 anni che interpreta Califano da bambino.